LA CONSAPEVOLEZZA DELLA RESTRIZIONE DIETETICA NEI PAZIENTI IN DIALISI
Pasquale Pellicanò, Maurizio Cozzupoli, Beatrice Montalto, Antonino Caserta, Angelo Romeo, Alessandra Bova, Antonia Putortì, Caterina Tringali, Girolama Neri, Stefania Camera.
U.O.C. Nefrologia, Dialisi abilitata al Trapianto di Rene del Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli, Reggio Calabria.
OBIETTIVO
È noto che la consapevolezza ha un ruolo di fondamentale importanza nell’aderenza ad una specifica prescrizione terapeutica e potenzialmente può impattare positivamente sugli outcomes clinici.
MATERIALI E METODI
In 314 pazienti in dialisi [92 in dialisi peritoneale (PD) e 222 in emodialisi (HD) età media 63±16 anni e 67±13 anni, rispettivamente] abbiamo valutato la consapevolezza di vari aspetti inerenti il trattamento dialitico e le prescrizioni dietetiche come l’adeguatezza dialitica, l’introito di acqua, sale, fosforo e potassio tramite un semplice questionario che includeva 9 domande. L’Età dialitica mediana era di 23 mesi in PD e 55 mesi in HD.
RISULTATI
La proporzione di pazienti non consapevoli, in PD e in HD per le 9 domande del questionario, erano: 36% e 17% (P<0.001) per l’adeguatezza dialitica, 29% e 19% (P=0.05) per eventuali limiti nell’assunzione giornaliera di acqua, 29% e 6% (P<0.001) per la quantità di acqua giornaliera, 4% e 3% (P=0.60) per gli effetti dell’elevato introito di sodio, 16% e 12% (P=0.33) per la quantità di sodio giornaliero, 26% e 11% (P=0.002) per gli effetti dell’elevato introito di fosforo, 11% e 15% (P=0.30) per i cibi contenenti elevate quantità di fosforo, 13% e 27% (P=0.01) per gli effetti dell’elevato introito di potassio, e 20% e 27% (P=0.19) per i cibi ad elevato contenuto di potassio. Gli Odds della non consapevolezza dei pazienti in HD erano significativamente più bassi rispetto ai pazienti in dialisi peritoneale in merito all’adeguatezza dialitica, intake di acqua e fosforo e significativamente più alti per l’intake di potassio. I risultati non cambiavano dopo aggiustamento per età, sesso ed età dialitica (Figura 1).
CONCLUSIONI
I risultati di questo studio indicano che re-training focalizzati a migliorare la consapevolezza dei pazienti in dialisi sono necessari. Nei pazienti in HD la consapevolezza dell’adeguatezza dialitica, dell’0introito di acqua e di fosforo sono significativamente più elevati rispetto ai pazienti in DP. I pazienti in DP hanno invece una migliore consapevolezza in merito all’intake giornaliero di potassio. Studi di cohorte mirati a valutare se la consapevolezza di per se può essere un fattore di rischio indipendente nella popolazione dialitica potrà chiarire le implicazioni cliniche di questi risultati.
POSTER
BIBLIOGRAFIA
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